martedì 13 aprile 2010

Nel 1937 nasce l'Avis Roma


Nasce l'Avis comunale di Roma
                                                                di Adriano Imperatori



E’ il 1937.Sulle orme del prof. Vittorio Formentano, fondatore dell’AVIS a Milano nel 1927, il prof. Franco Recchia costituisce l’Associazione Volontari Italiani Sangue a Roma.


                                                    Una delle prime foto dei volontari Avis

La sollecitazione proviene dalla sempre crescente richiesta della preziosa risorsa da parte degli ospedali e delle strutture mediche, in parte dovuta anche ai progressi clinici e chirurgici. Rispondono alla chiamata 486 donatori che offrono 816 donazioni.

Trascorrono gli anni. L’Italia è in guerra. Cresce la richiesta di sangue ed è sempre più difficile reperire i donatori. Gli uomini scrivono alle famiglie dal fronte bellico e tra le donne non si è ancora diffusa la cultura della donazione.Quando il sole riprende a splendere sui ricordi troppo crudi, gli italiani si guardano intorno con vago sgomento, ma si ricomincia con tenacia. Anche l’Avis Roma acquista nuova forza e nel 1948, presso l’Aula Magna dell’Istituto Eastmann, il prof Recchia, ancora Presidente della sezione Romana, incontra il Presidente nazionale, prof. Formentano.

                                      Prendono nuova vita i contatti tra le due realtà dei volontari Avis.


E’ il 24 ottobre 1954. Il prof. Recchia è eletto Presidente onorario e il dott. Vittorio Agamennone assume la carica di Presidente della sezione romana. In quella sede sono stabilite le linee di operatività che non muteranno per i successivi 10 anni.Dal 1937 al 1954 sono state effettuate 41.640 donazioni (pari a 10.812 cc. di sangue). Nello stesso anno 1954, il 23 marzo, in Campidoglio sono state assegnate 10 medaglie d’oro, 24 medaglie d’argento, 50 medaglie di bronzo e 30 diplomi di benemerenza ai donatori più meritevoli.La stampa riporta la notizia della cerimonia su 158 articoli pubblicati su vari giornali.

E’ il 1951. Si costituisce il CRAL AVIS finalizzato ad attività ricreative.



18.12.1954 Il Sindaco di RomaSalvatore Rebecchini consegnaa Avis Roma una medaglia d’oro

Verso la fine degli anni 50 il Centro trasfusionale AVIS, presso il Policlinico Umberto I si arricchisce di due locali: un laboratorio di Immunoematologia e una Sala per Raggi X (intestata alla memoria della Medaglia d’oro prof. Franco Recchia).

In quegli anni, l’Avis ebbe il grande merito di portare avanti il settore della donazione e della trasfusione di sangue, sostituendosi alla carente struttura ospedaliera e introducendo nuove tecniche anche a costo di onerosi investimenti.Leggi successive attribuirono il compito alle strutture mediche pubbliche. Il fatto fu considerato all’inizio un danno, tuttavia, quando la società prese coscienza dell’importanza del problema, le medesime strutture pubbliche seppero adeguarsi nei metodi e nelle tecnologie. Oggi tra le Associazioni di donatori del sangue dei maggiori Paesi esiste una completa sinergia.Il 29 gennaio 1956 Padre Lisandrini, noto conferenziere dell’epoca, intrattiene gli avisini. Nel 1957 è acquistata un’autoemoteca.Nel 1959 una grande manifestazione podistica (“La fiamma dell’amore e della pace”) - anteprima delle successive maratone che ancora oggi vedono la presenza dell’AVIS Comunale di Roma – impegna una squadra di avisini per portare la fiaccola dal Santuario di Fontebranda (Siena) alla Basilica della Minerva a Roma. Il tragitto è seguito da elettrizzanti manifestazioni del pubblico plaudente.
E’ il 1960: trionfa la TV di Stato. Si succedono trasmissioni di quiz e di intrattenimento per le famiglie. Il rimpianto presentatore Mario Riva invita un centinaio di iscritti all’AVIS a presenziare alla trasmissione “Il Musichiere”.Si sta scrivendo la nuova storia della RAI e nello stesso anno un altro apprezzato presentatore radiofonico, Giovanni Gigliozzi, trasmette in diretta, nella trasmissione “Campo dei fiori”, dal cinema teatro Maestoso, la Festa del donatore. Sono presenti oltre 3000 spettatori.



Il 22 febbraio 1964 il dott. Agamennone si dimette dalla carica di Presidente. Il 19 giugno dello stesso anno è nominato il Direttore Sanitario dott. Ennio Pompei e il 20 agosto 1966 il Consiglio direttivo dà inizio ad una nuova fase di attività.Si avvia una riorganizzazione del personale su nuove linee di attività; nel 1968 è acquistata una autoemoteca, il precedete giornale “Volontari del sangue” è sostituito dal nuovo “AVIS-Roma”.Ma le risorse non sono sufficienti e dopo alcuni anni non sarà più stampato.Nelle nuove direttive rientra, nel 1970, anche l’acquisto dell’attuale sede in Via Imperia 2, di varie attrezzature tecnico-sanitarie (tra le quali l’autoanalyzer completo e la centrifuga a sistema automatico per i test di Coombs).Spese delle attrezzature rimaste purtroppo vuote, allorché la Riforma sanitaria attribuisce i compiti specifici ai Centri trasfusionali.Nello stesso anno 1970 è costituita la dimenticata squadra di calcio “AVIS Torre Maura” i cui risultati non si trovano più neanche su Internet.


                                                       1969 Il n.3 del giornale Avis Roma


Nel 1973, in occasione della Festa del donatore, è distribuito l’annuario dell’AVIS con tema “La donna”, iniziando così la diffusione della cultura della donazione presso una categoria prima trascurata.Nel 1974 sono diffusi i “Quaderni di AVIS Roma”.

Nel 1982 al Presidente dott. Gennaro Valente succede di nuovo Ennio Pompei.Ma gli anni corrono.Incontri istituzionali, onorificenze, costituzione di gruppi aziendali, parrocchiali e scolastici, diffusione della cultura della donazione presso la cittadinanza, interventi comunali e regionali, maratone sportive, spettacoli pubblici, informatizzazione delle attività avisine, ristrutturazione della sede romana, sponsorizzazioni, aggregazioni interreligiose, donazioni (nuova autoemoteca), annuali Feste del donatore in un’atmosfera di comune solidarietà, gemellaggio con l’AVIS Milano.Continua l’incessante opera di volontariato a beneficio della cittadinanza.Il resto è storia di oggi.

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